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Liturgia della Domenica 29 Settembre - Il Commento di Don
Nessuno ha il copyright (diritti d’autore) sullo Spirito Santo e nessuno può diventare ostacolo nella diffusione del bene. “Sei tu geloso per me?” chiede Mosè a chi gli riferisce a proposito di chi profetizza seppure non fosse andato nella tenda. E Gesù, nel Vangelo di Marco: “Non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi”.
Il bene quando è tale non deve essere etichettato, ostacolato, messo sottovuoto. Il bene deve essere sostenuto, incoraggiato, appoggiato… Gioire, in un mondo come il nostro dove spesso si rischia di escludere, per chi si adopera per fare in modo che il bene e, ancor di più, il Vangelo possa entrare nella vita delle persone. Anche un bicchiere d’acqua, un sostegno, un incoraggiamento… dato con questa attenzione può essere importante perché la buona Notizia possa fare il suo corso.
Dall’altra parte, Gesù nel Vangelo mette in guardia chi scandalizza i piccoli. Dove per piccoli non si intendono solo quelli che lo sono anagraficamente. “I piccoli che credono in me”. Coloro che sono in cammino nella via della fede, che stanno compiendo i primi passi… o che forse hanno fatto strada ma si sentono insicuri, deboli, incapaci di vivere serenamente la propria fede. E Gesù usa un linguaggio pesante nei confronti di costoro. Una macina da mulino, una mano, un piede, un occhio tolti piuttosto che siano motivo di scandalo e conducano alla perdizione eterna… “essere gettato nella Geenna”.
Per non essere di scandalo occorre vigilare sul proprio agire (le mani), sul proprio comportamento (i piedi) e sulle proprie relazioni (gli occhi) per non divenire un ostacolo alla vocazione e al cammino di fede dell’altro.
Anche nelle parole dell’Apostolo Giacomo, seconda lettura, vi è un forte avvertimento ad avere attenzione per il prossimo… egli si rivolge ai ricchi ma le sue parole non possono che andar bene per tutti, perché non vale la pena di accumulare e arricchire a discapito degli altri sicuri che la meta che ci attende metterà tutti sullo stesso piano e solo la carità, l’amore, il bene operato … sarà ciò che vale e che rimarrà per l’eternità.