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Liturgia della Domenica 9 Novembre - Il commento di Don Claudio
Dopo la commemorazione di tutti i fedeli defunti, che già ha interrotto l’odinario cammino liturgico domenica scorsa, anche in questo 9 novembre, siamo chiamati a celebrare la festa della Dedicazione della Basilica Lateranense, chiesa edificata al tempo dell’imperatore Costantino e dedicata nel 324 al Santissimo Salvatore, con i santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista come patroni, conosciuta oggi come Basilica di San Giovanni in Laterano - una delle quattro basiliche Maggiori o Basiliche papali - prima chiesa dell’Urbe, in quanto cattedrale del Vescovo di Roma, il Papa, e, simbolicamente, chiesa dell’Orbe intero, la chiesa Madre di tutte le Chiese del mondo.
Il profeta Ezechiele (47,1-12), nella prima lettura, descrive un’acqua che scaturisce dal lato destro del tempio e ridà vita alle terre aride e al Mar Morto: simbolo della grazia che scaturisce dal costato trafitto di Cristo e che vivifica il deserto dell’umanità.
San Paolo (1Corinzi 3,9-17), nella seconda lettura, ricorda che «voi siete il tempio di Dio»: non le mura, ma la comunità dei credenti è il vero edificio di Dio.
Il Vangelo di Giovanni (2,13-22) ci conduce a Gerusalemme, poco prima della Pasqua. Gesù, come ogni ebreo devoto, sale al tempio e, vedendolo trasformato in un mercato, compie un gesto profetico: scaccia venditori e cambiavalute, purificando il luogo sacro. I Giudei lo interrogano: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Gesù risponde: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Alla domanda della donna samaritana, al Rabbi incontrato al pozzo di Sicar, dove adorare Dio, se a Gerusalemme o sul monte Garizim in Samaria, Gesù dirà: “viene l’ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità”.
Gesù è il Tempio di Dio e noi, in Cristo Gesù, siamo parte di questo Tempio. San Giovanni in Laterano, San Pio X … sono chiese dove noi ci riuniamo per elevare la lode al Padre ma siamo noi, pietre vive, a rendere visibile, tangibile, presente la Chiesa del Dio vivente in questo nostro mondo.
Un invito a non dimenticarci questo proprio in ragione dello Spirito che ci è stato donato nel Battesimo prima e nella Confermazione poi che ci rende pietre vive, tempio dello Spirito Santo.