Venerdi Santo 2024

Crocifissione Gesù Il Venerdì Santo è il giorno in cui si celebra la crocifissione e morte di Gesù. È il secondo giorno del Triduo Pasquale. In questo giorno non si celebra l’Eucaristia. La Chiesa celebra solamente l’Azione liturgica della Passione del Signore, composta dalla Liturgia della Parola, dall’Adorazione della croce e dai Riti di Comunione. È giorno di digiuno e astinenza dalle carni.

I RITI LITURGICI

Nella mattinata del Venerdì Santo viene continuata, pur se senza solennità, l’adorazione eucaristica all’Altare della Reposizione, allestito dopo la Messa vespertina in Coena Domini del Giovedì Santo. In molte chiese cattedrali e anche in parecchie parrocchie si celebrano comunitariamente l’Ufficio delle Letture e le Lodi Mattutine.

Nel pomeriggio del Venerdì Santo si svolge l’Azione liturgica della Passione del Signore, detta In Passione Domini, che ha origini molto antiche (VII secolo), ed è presente anche nel Rito bizantino, come una delle tre tipologie di Divina Liturgia.

Questa celebrazione si articola in tre parti:

1. La Liturgia della Parola: Prima lettura: Quarto Canto del Servo del Signore (Isaia 52,13-53,12) Seconda lettura: la salvezza di Cristo attraverso l’obbedienza dolorosa della passione (Ebrei 4,14-16; 5,7-9) Vangelo: Passione secondo Giovanni (Gv 18,1-19,42). Segue la solenne preghiera universale.

2. L’Adorazione della Santa Croce.  L’immagine del crocifisso viene portata solennemente verso l’altare maggiore: per tre volte la croce viene innalzata, mentre si canta l’antifona Ecce lignum Crucis in quo salus mundi pependit (Ecco il legno della croce, al quale fu appeso il salvatore del mondo) e per tre volte tutti si inginocchiano davanti a essa in adorazione. Nuovamente la Croce, dopo essere stata deposta sui gradini dell’altare, viene adorata con tre genuflessioni e con un bacio di venerazione all’immagine del crocifisso.

3. La Comunione con le specie eucaristiche consacrate il Giovedì Santo perché in questo giorno, unico dell’anno liturgico, non si celebra la Messa.

Nella tradizione ambrosiana, il Venerdì Santo, così come tutti i venerdì di Quaresima, è giorno aliturgico, cioé non si celebra la Messa e non viene distribuita l’Eucaristia.

LA TRADIZIONE DELLA VIA CRUCIS E LE PROCESSIONI

Solitamente in ogni Parrocchia si effettua, in ore serali, la Via Crucis. Il Papa dal 1965 la vive nella suggestiva cornice del Colosseo.

In diverse regioni italiane si svolgono imponenti processioni. Con il Crocifisso, con le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, o con le statue che rappresentano le stazioni della Via Crucis.

IL SILENZIO DELLE CAMPANE IN SEGNO DI LUTTO  

Il Venerdì Santo le campane non suonano:

Nel Rito Romano suonano per l’ultima volta la sera del Giovedì Santo e precisamente al canto del Gloria della Messa nella Cena del Signore, per poi tornare a suonare durante la Veglia Pasquale, sempre al canto del Gloria, come segno dell’annuncio della Risurrezione del Signore.

Nel Rito Ambrosiano le campane suonano sino all’annuncio della morte del Signore, cioè fino alle ore 15 del Venerdì santo, dopodiché tacciono fino alla Veglia Pasquale.