Liturgia della domenica - 15 Settembre

monetaIl vero volto di Dio si rivela nella sua misericordia, ma questo volto può essere colto solo da coloro che riconoscono il carattere gratuito del suo amore e si lasciano permeare dalla sua grazia.

RALLEGRATEVI, PERCHÉ HO RITROVATO LA MONETA PERDUTA

Nel Vangelo Gesù racconta tre parabole che ci presentano un Dio instancabile nella ricerca dell’uomo: la pecorella smarrita, la moneta perduta e il padre misericordioso. I tre racconti ci aiutano ad assaporare il mistero di Dio, ricco di misericordia, che non abbandona mai le sue creature; un Dio che non ci lascia mai in pace finché non troviamo pace in lui (sant’Agostino d’Ippona). Egli ricerca chi si smarrisce, senza mai stancarsi di cercare ancora. Della premura di Dio ha fatto esperienza san Paolo (II Lettura). L’apostolo si riconosce come un bestemmiatore, un persecutore e un violento a cui è stata concessa la grazia. Egli, infatti, non è stato rigettato da Dio, ma da Lui accolto con misericordia. Dio esprime gioia e dona gioia, la gioia del padre che fa festa e si rallegra per il figlio che aveva vissuto da dissoluto.

Le parabole di Gesù vogliono aprirci ad un nuovo rapporto con Dio, superando l’atteggiamento errato di entrambi i figli del padre misericordioso: nessuno dei due, infatti, ha ancora compreso la propria dignità filiale; entrambi sono accomunati da un rapporto di sudditanza servile nei confronti del padre che, invece, offre e cerca amore.