Papa: Rete Mondiale di Preghiera, una missione di compassione per il mondo

RETE PAPA FRANCESCOPossiamomo fare tante cose ma senza preghiera la cosa non va”. La preghiera è, infatti, il cuore della missione della Chiesa.  Lo ricorda stamani Papa Francesco alle circa 6mila persone festanti riunite, fin dalla prima mattina, in Aula Paolo VI, che incoraggia a proseguire nella loro strada. Appartengono a 52 delegazioni dei cinque continenti della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, giunti a Roma per celebrare il 175.mo anniversario della nascita e il 10.mo dalla rifondazione, approvata nel 2014 da Papa Francesco. Nata come Apostolato della Preghiera, con i gesuiti in Francia nel 1844, oggi l’associazione è arrivata ad unire in una rete invisibile ma efficace ben 35 milioni di cattolici in ogni angolo della terra, compreso il MEG, il Movimento Eucaristico Giovanile.

Una commemorazione, quella dei 175 anni di vita, inaugurata proprio nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù. Non a caso il Papa parla di “rivoluzione della tenerezza” nel suo discorso che si snoda come una riflessione sulle testimonianze rese prima da alcuni rappresentanti. Si tratta, ricorda, di “una missione di compassione per il mondo”, un “cammino del cuore”:

Il Cuore di Cristo è talmente grande che desidera accoglierci tutti nella rivoluzione della tenerezza. La vicinanza al Cuore del Signore sollecita il nostro cuore ad avvicinarsi con amore al fratello, e aiuta a entrare in questa compassione per il mondo. Siamo chiamati ad essere testimoni e messaggeri della misericordia di Dio, per offrire al mondo una prospettiva di luce dove sono le tenebre, di speranza dove regna la disperazione, di salvezza dove abbonda il peccato. Entrare in preghiera è entrare con il mio cuore nel cuore di Gesù, fare una strada dentro il cuore di Gesù, quello che Gesù sente, i sentimenti di compassione di Gesù e anche fare un viaggio dentro il mio cuore per cambiare il mio cuore in questo rapporto con il cuore di Gesù.