Liturgia della Domenica 25 Dicembre - Il Commento di Don Claudio

palla natale“Dio che nei tempi antichi in modi e occasioni diverse si era manifestato al popolo” ... in questi giorni, ha parlato a noi, per mezzo del Figlio. Così la lettera agli Ebrei e, il profeta Isaia, ci ricorda “come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, che porta buone notizie, che annuncia la salvezza”. 

In questo giorno di Natale la Parola del Signore giunge a noi invitandoci a fare un sussulto di gioia per quanto oggi siamo chiamati a celebrare! “Il Verbo si è fatto carne nel mondo e la luce vera si è donata per illuminare ogni uomo”. Così Giovanni all’inizio, nel prologo, del suo Vangelo!

La scrittura non parla di luci artificiali, di dolci vari, di regali sfavillanti o di cene e di pranzi che sono al cuore del Natale. Si possiamo anche sorridere! Il tempo di Avvento è un crescendo di luci e di nenie che ci fanno riassaporare la magia del Natale... ma il Natale ha ben poco di magico. Il Natale è un mistero grande che, se non stiamo attenti, corriamo il rischio di disattendere! Oramai ci sono persone che vivono si il Natale, ma al centro di questa festa non sta più il Figlio di Dio! Quanto sono autentiche le parole del Vangelo: “... il mondo non lo ha riconosciuto” e ancora ... “venne tra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto!”. Parola sempre attuale! Il Natale, festa commerciale, di dati statistici su dove si pranza, su quanti si mettono in strada, sui regali e il mercato che perde o guadagna... il Natale oggi ha poco a che vedere con il silenzio di un evento che si è realizzato in una notte quando due giovani non ebbero a trovare accoglienza e si dovettero accontentare di una mangiatoia.

Il Natale è quella vita data alla luce nel silenzio di un paesaggio che forse aveva ben poco di poetico. Dio si fa piccolo! Dio irrompe nella storia, senza alcun clamore, senza suoni di tromba, senza imbandire ricevimenti o feste di altro genere! In una notte fredda, lontana dai riflettori del mondo, Maria dona all’umanità il Figlio suo, il Figlio di Dio, che per nove mese ha portato nel grembo, ha custodito, atteso e poi generato alla vita! Un miracolo che si ripete anche ai nostri giorni, che riempie di lacrime gli occhi dei papà e di stupore i visi delle mamme. Dio si fa sorpresa nella quotidianità, nella normalità di una vita che nasce. Il mondo di oggi nemmeno più di questo talvolta sa sorprendersi! La vita fa notizia solo quando la violenza, l’odio, il disprezzo per la vita stessa, attirano l’attenzione della stampa, della televisione, dei social... e non sappiamo più gioire per la nascita di un bambino... abbiamo svuotato le nostre culle e corriamo il rischio di sostituire spesso la grandezza di una vita con altri surrogati che mai potranno sostituirsi alla bellezza e alla dolcezza di un bambino.

I pastori, destati dal loro vegliare i loro greggi, destati dal loro torpore da una schiera di angeli accorrono a Betlemme e dinanzi alla vita, dinanzi ad un Bambino piegano le loro ginocchia e si stringono a lui, alla sua famiglia, con stupore e calore! 

Facciamo in modo che il Natale 2023 non sia l’ennesimo rifiuto “dei suoi” che non l’hanno accolto perché distratti dalle luci artificiali di questo mondo, dalle distrazioni di chi ci vuol far credere che il Natale sia un’altra cosa... Facciamo festa oggi si, con i nostri cari, ma non manchiamo di ringraziare il Signore prima di sederci a tavola per il dono della Sua presenza, per il dono dei vostri cari, per la gioia dell’essere assieme, ricordando anche chi non è più con noi!

Sia veramente un buon Natale a partire dalla certezza che Dio si è fatto uno di noi e ci ha donato la possibilità, in Lui, di essere figli di Dio... Non manchi in questi giorni, il Natale dura otto giorni (l’Ottava del Natale) un momento di preghiera personale o come famiglia davanti ai tanti presepi che sono presenti nelle nostre chiese o anche nelle nostre case. 

A tutte le vostre famiglie, dai più piccoli ai più grandi, giunga l’augurio di un sereno Natale!