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Liturgia della Domenica 8 Giugno - Il commento di Don Claudio
Nel giorno di Pentecoste ricordiamo la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti nel Cenacolo. Nel giorno di Pentecoste nasce la Chiesa. Una Chiesa che non è quella fatta di pietre ma è quella che ognuno di noi realizza in forza dello Spirito Santo che ci è stato donato nel giorno del Battesimo prima, confermato poi nel giorno della Cresima.
Lo Spirito Santo è il dono che Gesù promette ai suoi discepoli. Egli, dice nel Vangelo che abbiamo sentito proclamare, (1) “rimarrà sempre con voi”, (2) “vi insegnerà ogni cosa” e (3) “vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”. Rimane, insegna, ricorda. È lo Spirito che ci fa chiamare Dio come nostro Padre, è lo Spirito che porta a compimento quanto il Figlio ha insegnato, ha operato nella sua vita pubblica.
Chi è lo Spirito Santo... non diamo formule preconfezionate o formule dogmatiche riportate dai catechismi... che sono un aiuto ma rimangono esterne a noi. Chi è per me lo Spirito Santo? Qualcuno lo ha definito il grande sconosciuto... Si, ci risulta più facile dire chi è San Pio da Pietrelcina o San Giovanni Paolo II ... e non manchiamo di ricorrere a loro (per citarne due) ... ma lo Spirito Santo quanto lo invochiamo? Lo Spirito santo è Dio all’opera nell’oggi della Chiesa, nell’oggi della storia, nel tempo storico che va dalla Pentecoste alla fine dei tempi. Non perché lo Spirito non fosse già presente con il Padre e il Figlio fin dall’inizio della creazione, ma in particolare oggi ci prende per mano e ci insegna ogni cosa; ci ricorda e ci fa comprendere in profondità quello che Gesù ha consegnato ai suoi discepoli.
Lo Spirito Santo! Quanto lo invochiamo prima di un impegno importante, prima di un consulto medico, prima di un incontro decisivo. Ogni giorno dovremo iniziare la nostra giornata invocandolo: Vieni Santo Spirito. La sequenza che abbiamo pregato dopo la seconda lettura, portatela con voi... e prendetene uno spicchio ogni mattina per entrare nel tempo che il Signore ci dona con il passo giusto. Noi siamo la Chiesa di Cristo, pietre vive, fortificate dallo Spirito. Se lo preghiamo, se lo invochiamo, se lo cerchiamo, se lo preghiamo... di certo Egli ci renderà persone che vivono il Vangelo, che portano uno di quei frutti che lo Spirito suscita, con la certezza che Lui, come ha detto Gesù, sempre è con noi.
Quali sono questi frutti? Li ricorda San Paolo nella sua lettera ai Galati al capitolo 5, versetto 22. Amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di se’. Se questi atteggiamenti, se questi sentimenti... sono presenti in noi, lo Spirito è all’opera nella nostra vita. Se sono dei perfetti sconosciuti, allora dovremo fare un serio esame di coscienza ed impegnarci concretamente per invocare il dono dello Spirito perché li faccia emergere e li faccia crescere.
Lo Spirito che guida ogni battezzato, lo Spirito che fa la Chiesa, lo Spirito che dona sempre uomini e donne per il bene dell’umanità ci illumini con la sua presenza e ci riempia dei suoi doni.