Domenica 26 Aprile 2020 - Preghiera in famiglia

preghiera in famiglia 2604

La preghiera può essere compiuta in famiglia o personalmente. Uno dei genitori o familiari fa da guida (G.) e altri da lettori (Lett.).

È solo una proposta, naturalmente da adattare alle circostanze.

Questa domenica diamo dei criteri per preparare da soli questo momento di preghiera festivo.

Proviamo !!

La preghiera in famiglia non sostituisce la celebrazione sacramentale che si fa in chiesa, perché ogni celebrazione sacramentale richiede la partecipazione diretta. Ma, soprattutto in situazioni difficili come l’emergenza sanitaria attuale, questa celebrazione, fatta in casa, ci ricorda che il Signore, con il suo Santo Spirito, non ci abbandona mai ed è sempre accanto a noi in ogni situazione: “dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro”.

Teniamo viva la speranza di ritrovarci come comunità parrocchiale a celebrare insieme. A questo riguardo è importante tenerci informati della vita della comunità consultando il sito della nostra parrocchia o telefonando agli altri membri della comunità.

Stabiliamo un tempo preciso per incontrarsi e pregare insieme in famiglia. Individuiamo anche il luogo più adatto. Prepariamo dei segni che ci possono aiutare: fiori, candela, immagini sacre, Bibbia o Vangelo, musica, testi di canti, disegni, …

Distribuiamo i compiti di ciascuno.Iniziamo con il segno della croce.

È utile motivare l’incontro e anche chiedere perdono per disporci tutti ad accogliere la presenza del Signore come un grande dono.

Leggere sempre un brano della Bibbia ed in particolare del Vangelo. È consigliabile il Vangelo del giorno per sentirci in comunione con tutti i cristiani nel mondo. La citazione e anche il testo si può trovare nei vari siti: cercare “Vangelo del giorno”. Questa domenica, terza di Pasqua, anno A, è Luca 24,13-35. Proviamo anche ad attualizzare la Parola con una domanda alla quale insieme cerchiamo di rispondere. Questa domenica potrebbe essere per esempio: “quando è che nella nostra vita ci sentiamo riscaldare il cuore per la presenza invisibile ma reale del Signore?”

Non teniamo chiusa la nostra preghiera solo alle nostre necessità ma allarghiamo gli orizzonti alla misura del cuore di Dio. Soprattutto teniamo presenti le necessità dei malati e dei poveri. Nei siti del Centro Missionario e della Caritas possiamo trovare tante sollecitazioni.

La preghiera del Padre Nostro e dell’Ave Maria, come anche il ricordo dei nostri cari defunti, ci possono aiutare a sentirci una bella famiglia con tutti, che ha un Padre che ci vuole bene da morire, una madre che ci insegna ad essere Figli di questo Padre, uniti ai fratelli e sorelle che incontriamo nella preghiera, superando le barriere della morte, del tempo e del luogo.

Dalla preghiera facciamo nascere un impegno concreto…

È una bella cosa concludere con una benedizione, impartita da un adulto della famiglia, che esercita il suo sacerdozio battesimale.

L’importante non è fare tutti questi passaggi ma fare alcune cose bene, con semplicità, dignità e tranquillità. Non è semplicemente una cosa da fare ma un’esperienza d’incontro con il Signore, che trasforma e rende la nostra vita più cristiana.

BUONA CELEBRAZIONE!